lunedì 16 maggio 2016

Aprirsi


Miele


ORGANIZZAZIONE EVENTO 21 E 22 MAGGIO

Organizzazione manifestazione  21 e 22 maggio


Personalmente penso che dovremmo porci due obiettivi da questa occasione/evento 
1.   La massima visibilità da un evento che ci da credibilità quindi con delle precise limitazioni inserirei nel modo che decideremo chiunque voglia esserci ed abbia qualità e attrattiva.
2.   Abbiamo bisogno di risorse per sviluppare i nostri progetti e le nostre necessità e se facciamo bene da questa occasione  ne possiamo trarne
Il luogo

La sala in cui si svolgeranno tutte le iniziative ha due ampie vetrate affacciate all’interno della galleria ed altre due laterali, una porta di entrata che rimarrà sempre aperta .
Le dimensioni della sala sono di circa 70 mq

La Disposizione

I Monaci troveranno posto entrando a sinistra e realizzeranno il Mandala sopra ad un tavolo di dimensioni minime di 1 x 1,50 metri.
Verrà posto un analogo tavolo per esporre la loro oggettistica e materiali.

Nella parte in fondo della sala troveranno stabilmente posto due tavoli ad uso “Punto informazioni”  della Associazione su cui troveranno posto i nostri materiali divulgativi e promozionali.
La postazione deve essere sempre presidiata da due persone della associazione con turni massimo di mezza giornata per dare info su di noi, distribuire volantino presentazione ass, e altro, serviranno 4 persone al giorno per questo, seguiranno istruzioni di cosa dire e fare.

Una persona per presidiare l’entrata alla sala per invitare le persone ad entrare e dare spiegazioni.
Una persona a presidiare l’entrata della galleria per fare volantinaggio
Turni di mezza giornata Serviranno 4 persone al giorno

Nella mattinata di sabato saranno presenti delle file di poltroncine per la presentazione del libro, alla fine la maggior parte delle poltroncine verranno tolte e le rimanenti poste a perimetro della sala per far sedere coloro che volessero assistere alla realizzazione del mandala ed alle esibizioni programmate. Disposizione finale della sala.

Una telecamera fissa posta in alto sulla verticale del mandala per riprendere la realizzazione sarà collegata ad uno schermo rivolto all’esterno della sala per consentire a tutti coloro che passano nella galleria di vedere  e magari di entrare.
Le Esibizioni e la Programmazione
Il punto sono le ore  in cui si sviluppa la manifestazione, dalle 10 alle 20 sono 10 ore che ritengo vadano "riempite" sennò le persone quanto possono fermarsi a guardare solo la realizzazione del mandala? Non so e non so neanche se dopo avere "buttato l'occhio" ritornino più tardi ed anche il giorno dopo...non lo so ma penso che più ragioni offriamo per fermarsi e per tornare più probabilmente lo faranno.
Cosa possiamo offrire e cosa possiamo aggiungere
Offriamo:
Creazione mandala 
Sabato e domenica
10.00 -12.30 
15.00 -19.00
Faranno una sola pausa dalle 12.30 alle 15.00
Hanno da vendere prodotti dal monastero come incensi bandiere Tibetane ecc.
Faranno delle meditazioni collettive che decideranno al momento in base alla partecipazione delle persone. 
Non sono previste interviste coi monaci  al massimo può interagire con tutti ed anche eventuali giornalisti la responsabile Simona Brocchi e se necessità un aiuto chiederà ai monaci sostegno per le informazioni alla quale serve il loro intervento. 

Presentazione libro
Sabato dalle 11.00 alle 12.30
presentazione del libro di Daniele Damele

Meditazioni collettive con i Monaci
Sabato 21 e Domenica 22  tra le 14.00 - 15.00 e 19.00 – 20.00
decideranno al momento in base alla partecipazione delle persone. 

Campane tibetane
Sabato dalle 15.30 alle 16.00
Domenica dalle 11.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 17.00

Danze tradizionali tibetane
Sabato dalle 17.00 alle 17.30
Domenica dalle 10.00 alle 11.00 e dalle 17.00 alle 17.30

Concerto di gong
Sabato dalle 18.00 alle 19.00

Concerto di Tampura e Yararasu
Sabato dalle 16.00 alle 17.00
Domenica dalle 15.30 alle 16.00


Cosa possiamo offrire
Chi della associazione è in grado di fare qualche esibizione lo dica inoltre se conoscete persone esterne alla associazione che desiderano avere visibilità ed eccellono in qualche espressione artistica

le iniziative da cui trarre un ritorno economico
OFFERTE LIBERE
Ci sarà al "punto informazioni" della associazione un contenitore per offerte e contributi liberi.
OPERATORI CHE CHIEDONO DI ESSERCI
 A Carla è capitato di essere contattata da una operatrice di campane tibetane che chiedeva se poteva esserci. Ovviamente si, ma direi che a tutti coloro che non sono associati e vorrebbero questo di far pagare qualche cosa in base al tempo, non so se vogliono  1 ora , 2 ore,  se stanno tutte e due le giornate, pensiamoci se vengono il loro vantaggio è quello di avere VISIBILITA'  diretta e poi nel tempo per la diffusione in rete delle foto dell'evento e di un filmato se troviamo chi lo pò e sa  fare.
PUBBLICITA'   e SPONSOR
Potremmo certamente richiedere a chi volesse essere presente con suo materiale, locandina o che so io, un contributo
VARIE
Altre idee se ne avete


Quello che stò portando avanti è la comunicazione, promozione e divulgazione dell'evento, 
·  Sono stato alla sede a Udine di Tele Pordenone a registrare  un intervento nella rubrica televisiva che sarà trasmessa  giovedì prossimo su Tpn alle 21 e 30 ed in replica il venerdì ma vi saprò dire con più esattezza domani per promuovere.
·  Ho intrapreso contatti oggi con il Messaggero Veneto ( c'era alla registrazione della trasmissione il vicedirettore con cui ho parlato) per un redazionale gratuito, bisogna sentire anche gli altri, Il Friuli, Il Gazzettino, Città Nostra ecc.ecc.
·  Stò prendendo contatti con varie televisioni locali per avere un servizio e la notizia sul loro telegiornale regionale ovviamente TelePordenone è attivata si dve sentire Tele Friuli e altre.
·  Debbo stendere i comunicati stampa.
Per queste cose chi avesse  esperienza, contatti o volesse solo darmi una mano si faccia avanti

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AVVISO A TUTTI
-      Abbiamo bisogno di fare foto professionali di tutta l’inziativa
-      Riprendere con telecamera fissa tutta la realizzazione del mandala
-      Abbiamo la necessità di “montare” alla fine un filmato con musica di commento di massimo 5 minuti
Chi conoscesse persone disponibili professionisti  ma soprattutto appassionati di fotografia e filmati fatemelo sapere ABBIAMO BISOGNO GRATIS SE POSSIBILE O A POCO


giovedì 12 maggio 2016

UCCELLI

Gli uccelli volano convulsamente
nel temporale appena scoppiato,
il primo dopo settimane.
Se la stanno spassando.
Mi sa che li raggiungo.

Jim Harrison
romanziere, poeta e sceneggiatore americano.

giovedì 5 maggio 2016

Popol Vuh - Hosianna Mantra

I Popol Vuh sono un gruppo tedesco che si costituisce verso la fine degli anni sessanta.

Con il primo disco si inseriscono nel filone della Kosmische Musik in italiano Musica cosmica .

Il termine fu coniato dalla stampa e critica angloamericana in riferimento alla scena musicale costituita dai gruppi attivi in Germania negli anni settanta che hanno prodotto in varia misura forme musicali nuove sulla base del rock progressivo o della musica elettronica tedesca, il termine fu utilizzato per la prima volta in senso denigratorio sulle pagine del settimanale inglese Melody Maker.

La definizione comprende gruppi diversi tra loro, dallo sperimentalismo totale e privo di regole dei Faust alle derive cosmiche dei Tangerine Dream e dei Cluster, dalle anticipazioni di new age degli Ash Ra Tempei e dei Popol Vuh alla proto new wave dei Can e dei Neu dalla nascita della techno tramite i Kraftwerk al rock apocalittico degli Amon Duul I e II.

La Kosmische Musik influì su artisti provenienti da altri percorsi, come David Bowie e i vari gruppi.

Il genere ha contribuito molto alla nascita e all'evoluzione della musica ambient e della new age.

In questo scenario i Popol Vuh con Hosianna Mantra inaugurano un nuovo corso che prevede la rinuncia all’elettronica magniloquente dei Tangerine Dream per riscoprire un tono più intimo e raccolto, rifondando in tal modo la musica cosmica come armonia universale e in definitiva come musica di catarsi, infinitamente umana. Quello dei Popol Vuh è un misticismo acustico che accosta antico e moderno.

Correva l’anno 1972. a voi Hosianna Mantra


La reincarnazione: venti casi a sostegno

Ian Stevenson, parapsicologo di fama internazionale, esamina l'ipotesi della sopravvivenza della personalità umana dopo la morte, presentando venti casi che sembrano suffragarla. I soggetti presi in esame sono in genere bambini o ragazzi che conservano precisi ricordi di un'esistenza precedente: se non si ammette l'idea della reincarnazione, ricordi di questo tipo (che si affievoliscono con il passare degli anni) rimangono inspiegabili. Il libro mette a disposizione del lettore tutto il materiale raccolto dall'autore nell'arco di molti anni di studio, dando vita a una suggestiva "geografia della reincarnazione, che va dall'India allo Sri Lanka, dal Brasile all'Alaska sud-orientale.

PENSA A QUESTE COSE - think on these things

L'ALCHIMIA DELLA FELICITA'


Abu Hamid Muhammad ibn Muhammad al-Ghazali conosciuto semplicemente come Al-Ghazali è considerato una delle menti guida del suo tempo. Per tutta la vita la sua aspirazione  era sempre stata conoscere la realtà profonda delle cose.
Nonostante fosse un mistico, nel senso pieno del termine, ed abbia fatto esperienze dirette dei misteri dello spirito, l'importanza di questo autore e di questo libro deriva dalla capacità di argomentare in favore della esistenza di Dio. Indipendentemente dal suo legame con l'Islam i suoi scritti costituiscono una solidissima argomentazione in favore di qualunque religione; pochi libri sanno rivelarsi utili come questo per conquistare chi non ha o ha perso la fede.
Pur essendo un mistico Sufi e quindi ben lontano dall'ortodossia Islamica, gli venne riconosciuto ai suoi tempi il titolo di Hujjat-el-Islam o "Prova dell'Islam"
La potenza di questo libro, seppur di modeste dimensioni, risiede nella capacità di creare immagini mentali che illustrano le implicazioni filosofiche e spirituali.
Il messaggio dell'Alchimia della Felicità è che in qualsiasi fede si creda, la felicità autentica deriva dalla coscienza di essere creature di dio e di essere stati messi al mondo per uno scopo. La pace deriva  dal sapere di essere semplicemente viaggiatori  in una terra straniera e che faranno presto ritorno al regno eterno e immateriale di cui tutto è emanazione. Come non ritrovare i principi della fisica quantistica in un testo che ha più di mille anni ?

Dal libro
L'uomo non è stato creato per gioco o per caso: è stato plasmato in modo meraviglioso per un grande scopo.
Anche se la forma non è eterna, l'uomo vive per sempre; anche se il suo corpo è grezzo e terreno, il suo spirito è elevato e divino.

LA VIA DEL GUERRIERO DI PACE (1980)




Dan Millman 

Il libro tocca il tema della crescita personale.
Di solito con questo termine viene inteso come miglioramento delle proprio condizioni, ma questa interpretazione può facilmente scadere in una mera soddisfazione del proprio ego.
L'autore, con questo racconto, afferma che la vera crescita personale consiste nel disimparare una determinata immagine che abbiamo di noi stessi dettata dalle nostre abitudine e strutture mentali.
Non siamo solamente la somma dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e di ciò che siamo stati, ma poter essere " nuovi " in ogni momento è una idea strana alla maggior parte di noi.
Ci limitiamo a sopravvivere  secondo vecchie convinzioni che non cambiamo mai senza accorgerci delle tensioni e lo stress che questa staticità ci arreca.
Il protagonista della vicenda narrata nel libro è al primo anno a Barkeley, la sua vita è piuttosto soddisfacente, ha successo negli studi è un ginnasta, tuttavia sente che gli manca qualche cosa. Una notte non riuscendo a dormire decide di fare una passeggiata e trova una stazione di benzina aperta. La dirige un uomo anziano con qualche cosa di strano negli occhi ed iniziano a parlare, e quando gli chiede il nome l'uomo risponde " Il mio nome non è importante e nemmeno il tuo. La cosa importante è ciò che sta al di là dei nomi e delle domande ".
Pubblicato da ormai 25 anni , La via del guerriero di pace è in apparenza un romanzo leggero, ma alla fine della lettura il lettore si rende conto che contiene molte verità spirituali. Questo pregio unito alla semplice gradevolezza di una trama che comprende anche una storia d'amore e una serie di avventure avvincenti, l'ha reso un eterno bestseller.
da I classici della spiritualità di Tom Butler - Bowdon

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NESSUN MOMENTO E' UN MOMENTO QUALSIASI

Si dice spesso che la vita è fatta di momenti importanti, ed è vero, e quei momenti sono quelli che viviamo ora.
Per afferrare il senso di questa frase occorre diventare come bambini. Un bambino vive pienamente nel presente, estasiato dalla meraviglia per le cose più semplici. E' attraverso questa via , non attraverso pesanti ambizioni, che prendiamo residenza permanente nel regno della felicità.
Scopriamo che le nostre ambizioni in realtà ci impediscono di arrivare alla felicità e che , paradossalmente, potremo giungere ad un maggiore potere personale quando avremo cominciato a prenderci meno sul serio.

dal Libro La via del guerriero di Pace di Dan Millman

VIAGGIO A IXTLAN (1972)


Carlos Castaneda (1925-1998)

Nel 1960 Castaneda era uno studente di antropologia alla università della California.
Aveva scelto come area di studio le piante medicinali usate dai nativi americani nei deserti del sud-ovest degli Stati Uniti e Messico.
In questo suo viaggiare incontra don Juan Matus, un vecchio indiano Yaqui che afferma di essere un profondo conoscitore di queste piante e si dichiara disposto a trasmettere a Castaneda, le sue conoscenze. Da qui la famosissima trilogia di Castaneda che inizia con “Gli insegnamenti di don Juan” prosegue con il secondo libro “ Una realtà separata” ed il conclusivo “Viaggio a Ixtlan”.
Nelle prime pagine di Viaggio ad Ixtlan,  don Juan spiega a Castaneda che “il mondo che noi presumiamo reale è in verità una descrizione della realtà creata e programmata nelle nostre menti sin dalla nascita”.
Lo scopo degli insegnamenti di don Juan è quello di “ lasciare stare il proprio passato e concentrarsi sul presente, per rinnovarci ogni nuovo giorno coltivando la libertà di essere imprevedibili”.
Per don Juan i nostri condizionamenti ci portano ad  essere “abitudinari ed a vivere una vita noiosa, ripetitiva e prevedibile” ed in questa prevedibilità, gli altri si aspettano che ci comportiamo nello stesso modo e così i pensieri delle altre persone ci continuano a plasmare e ci costringono a dover spiegare agli altri qualunque cosa facciamo di diversa dal solito.
Alla radice del pensiero di don Juan c’è l’idea che le persone si prendano troppo sul serio, tendiamo ad infiammarci per la minima provocazione. Per aiutare Castaneda a liberarsi della eccessiva importanza che si attribuiva, don Juan lo costringe a parlare con le piante che, dopotutto, sono sue pari, vuole demolire l’idea che Castaneda ha di se stesso, quella di un uomo che pensa di avere la situazione in pugno e perfettamente sotto controllo.
Don Juan spiega a Castaneda che la presunzione è l’altra faccia della insicurezza,  Castaneda ammette di sentirsi pieno di lamentele e desideri, facile al turbamento, trova difetti nella vita e nelle altre persone e non si piace.
Lamentarsi non ha senso, bisogna avere una strategia personale per la propria vita, se riusciamo a trovare il modo di spendere il nostro tempo in modo ricco, il bisogno di “ ammazzare il tempo” in qualsiasi modo scompare, non ci può più indebolire perché, ogni singolo momento, ha uno scopo.
Castaneda si giustifica dicendo che spesso è stato trascinato suo malgrado in certe circostanze della propria vita ma don Juan lo giudica invece come una persona che non vuole prendersi le proprie responsabilità, convinto di vivere per sempre , crede che ci sia sempre tempo per cambiare, per tornare indietro e rimediare agli errori, per avere dubbi ed incertezze, la vita invece è un fiume che scorre ed esige che prendiamo delle decisioni.
Quando il vecchio dice di essere costantemente consapevole della morte in agguato alle sue spalle, don Juan fa notare che le persone vivono come se fossero immortali, conducono vite mediocri “ si danno il permesso di avere pensieri ed umori di merda”
Castaneda è preso alla sprovvista e solo con la coscienza di questa verità, potrà vivere diversamente, guarirà dall’egocentrismo e potrà collocare situazioni apparentemente difficili nella loro giusta prospettiva.
Don Juan gli insegna a vivere come se ogni istante della sua vita fosse l’ultimo che gli rimane su questa terra.
Pensare di avere sempre abbastanza tempo aveva trasformato l’autore in un incerto mezz’uomo.
Viaggio ad Ixtlan trasmette lezioni sorprendenti per essere un testo di spiritualità, Don Juan ci insegna che il peggiore peccato è pensare che la vita non sia buona in se, ma nel successo o nella sconfitta non dobbiamo mai perdere di vista il fatto che viviamo in un mondo meraviglioso e che è nostro dovere collocarci all’altezza delle sua sfide.
La maggior parte delle persone si aspetta che il mondo faccia qualcosa per loro. Vivono immersi nella tecnologia e nel divertimento, ma non fanno esperienza per scoprire il potere di essere ed il senso del mistero che circonda la nostra esistenza.
L’dea di fondo dei libri di Castaneda è che noi siamo gli avamposti di una forza molto più grande, la conoscenza di se stessi è possibile solo riconoscendo questa forza superiore e misteriosa.

Dello stesso autore
Gli insegnamenti di don Juan

Il Potere di Adesso 1998

IL POTERE DI ADESSO 1998



Eckhart Tolle

La maggioranza dei testi spirituali o new age contengono, in genere, concetti eterei sul raggiungimento della trascendenzaIl Potere di Adesso è incentrato sui problemi che le persone hanno " oggi ".
Questo saggio certamente non va inteso come un testo spirituale nel senso comunemente inteso, ma piuttosto è un pratico testo che tratta sulla crescita personale, affrontando la nostra tendenza abituale a vedereil futuro roseo senza mai affrontare veramente il presente.
Tolle asserisce che la nostra società è costruita sulle conquiste della mente e certamente molte di esse sono degne di ammirazione.
Il costante lavorio della mente pensante ci porta a confondere i pensieri con il vero Noi. Questa costanza di pensiero ci induce a credere che questa " voce costantemente pensante" siaNoi ma in realtà è solo una espressione di come siamo Noi. Tolle afferma che  siamo dipendenti da questo "pensare costante" che in fondo ci dà un senso di identità, penso quindi sono
Ma questo stato di pensiero permanente ci impedisce di vivere il momento presente.
Facendoci pensare costantemente , l'ego ci da un senso di identità ma il continuo pensare  ci impedisce di goderci semplicemente il momento presente.
Come si fa  a liberarsi da questo pensare compulsivo ? 
Come si può riuscire a prendere coscienza del momento dell'adesso ?
Il pensiero che potremmo essere da una altra parte, con qualcun altro o  a fare qualcos'altro, può rendere la nostra vita un inferno.
Esiste una via d'uscita?
Il libro affronta queste tematiche  e senza presentare qualche schema grandioso, Il Potere di Adesso ci chiede di essere più presenti nelle piccole cose della vita di tutti i giorni, solo cosi riusciremo a far si che ogni momento assuma un significato.
Pur condividendo con altri classici  spirituali lo stile della "rivelazione  personale" ha il pregio di essere uno dei testi più pratici per cambiare la propria vita in modo sostenibile.
Se lo si acquista consigliamo di leggerlo più volte, infatti per la sua agevole lettura  ed  estrema  chiarezza si  potrebbe  avere  la sensazione  di   avere   
" ricevuto il messaggio " in esso contenuto, ma i migliori benefici si otterranno solo quando ciò che insegna è stato messo in pratica. 

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IL TAO DELLA FISICA di Fritjof Capra - 1975

Dalla prefazione al libro

Cinque anni fa ebbi una magnifica esperienza che mi avviò sulla strada che doveva condurmi a scrivere questo libro. 
In un pomeriggio di fine estate, seduto in riva all'oceano, osservavo il moto delle onde e sentivo il ritmo del mio respiro, quando all'improvviso ebbi la consapevolezza che tutto intorno a me  prendeva parte  una gigantesca danza cosmica.
Sedendo su quella spiaggia, le mie esperienze precedenti presero vita ; 
" vidi " scendere dallo spazio esterno cascate di energia, nelle quali si creavano e si distruggevano particelle con ritmi pulsanti; 
" vidi " gli atomi degli elementi e quelli del mio corpo partecipare a quella danza cosmica di energia; percepii il suo ritmo e ne " sentii " la musica; e in quel momento seppi che questa era la danza di Siva, il Dio dei Danzatori adorato dagli Indù.

lo scopo dichiarato del bellissimo libro di Capra è di dimostrare che esista una sostanziale armonia tra lo spirito della saggezza orientale e le concezioni più recenti della scienza occidentale. Con uno stile piacevole ma appassionato, vengono spiegati, da una parte i concetti, i paradossi e gli enigmi della teoria della relatività, dalla meccanica quantistica e del mondo delle particelle; e, dall'altra si assapora il fascino profondo e sconcertante delle filosofie mistiche orientali ( Giuseppe Longo " Le Scienze ")

Il Tao della fisica riesce a trasmettere l'idea che l'universo sia molto più strano di quanto lo si possa immaginare e che ciò che per la scienza ancora oggi è inesplicabile, dal punto di vista spirituale è semplicemente il normale stato delle cose.

Sono passati più di 30 anni dalla pubblicazione della prima edizione e la scienza ha fatto progressi ulteriori ma i concetti fondamentali affrontati nel libro sono ancora oggi validi e corretti. 
Il libro è inoltre una ottima introduzione alle religioni orientali, se è un argomento su cui sapete poco allora questa è già una ragione sufficiente per leggerlo.

Fritjof Capra è un fisico teorico, di fede buddhista, ha consacrato la sua attività al campo delle alte energie, è noto per i suoi studi sulle implicazioni filosofiche della scienza moderna.

Le varie forme della esperienza religiosa – di William James 1902

Indagando sulla esperienza spirituale individuale invece che sulle istituzioni in campo spirituale,  James anticipa di 60 anni  la via della spiritualità new age  ed è il precursore del concetto di etica dello sviluppo personale.
Il  libro trae spunto da una serie di lezioni tenute nel 1901 all’università di Edimburgo, dallo psicologo di Harvard William James.

Analizzare l’ esperienza spirituale da un punto di vistapsicologico sembrò ai tempi  molto innovativo se non addirittura blasfemo.
Lo scopo delle lezioni, prima e del libro, dopo, è indagare  sul fatto che l’impulso alla spiritualità rimane  una delle funzioni fondamentali dell’essere umano.
Ogni comportamento della natura umana, conscio od inconscio, è finalizzato alla sopravvivenza e quindi con essa stessa deve avere una intima connessione. L’uomo è, individualmente,  un animale religioso e James voleva indagare su quali siano i vantaggi pratici che ci derivano dalla spiritualità , presupponendo che non la praticheremmo se non portasse dei benefici alla nostra natura umana.
Il testo, sin dalla sua prima uscita, viene riconosciuto un classico infatti per lo studioso è irrilevante stabilire se l’esperienza abbia luogo nel cervello o sia invece un episodio di comunione con Dio: per James l’aspetto essenziale sono gli effetti positivi o meno della esperienza.

James postula che per religione non si deve necessaria pensare ad una dottrina basata sullavenerazione di un dio, essa può essere semplicemente credere che esista un ordine superiore delle cose  al quale siamo tenuti ad armonizzarci. 
James osserva che:  “ La religione, qualunque essa sia, è una reazione totale dell’uomo alla vita, e quindi perché non dire che ogni reazione totale alla vita è una religione ?”
In questo senso anche l’ateismo può essere considerato una forma di religione, il fervore con cui certi atei attaccano il cristianesimo è di natura religiosa. Lo stesso si può dire di svariati atteggiamenti e filosofie di vita. Si adotta una religione o filosofia di vita per motivi personali e quindi essa ci è in qualche modo utile. Citando lo psicologo delle religioni James H. Leuba aggiunge “ Dio non si conosce, non si comprende; Dio si usa”.
Secondo James la religione è una soluzione ai perenni crucci dell’esistenza umana: permette alle persone di sentirsi connessa a qualcosa di più, dentro o al di fuori di se stesse.
La religione ci dà un quadro di riferimento per fare esperienza delle cose migliori che credere in qualche cosa ci può offrire.
Dice James “ Non Dio ma la vita, una vita più grande, più ricca, più soddisfacente: questo, in ultima analisi, è il fine ultimo della esperienza religiosa”
La spiritualità riguarda le emozioni, l’immaginazione e l’anima – cose che per un essere umano sono tutto.

Profilo dell’autore
William James nasce a New York nel 1842. Per desiderio del padre  si scrive ad Harvard dove studia chimica, anatomia e medicina.
Pur giungendo tardi alla professione di docente nel 1872 gli viene assegnato l’insegnamento della anatomia.
Nel 1852 gli viene assegnata la cattedra di filosofia che successivamente cambia con quella di psicologia. L’opera fondamentale di W. James è il monumentale PRINCIPI di PSICOLOGIA .

Di salute cagionevole o incline alla depressione, scrive Le varietà dell’esperienza religiosa  durante la convalescenza da una malattia che lo aveva colpito nel 1898. Nell’opera cita il caso di un uomo che riuscì a salvarsi dalla follia ancorando la propria mente ad importanti passi della Bibbia: quell’uomo, che James chiama “ il corrispondente francese “ era l’autore stesso. Muore nel 1910

BE HERE NOW - Sii qui ora (1971)

Richard Alpert - Ram Dass  (1931/)

Be Here Now (Sii qui ora) è una classica opera di spiritualità hippy, ma merita un posto anche come eccezionale testo di trasformazione spirituale per qualunque era.

Il percorso di Richard Alpert, da accademico di Harvard a Ram Dass, guru, offre una bellissima narrazione, e nel suo liberarsi di una vita vecchia e in qualche modo priva di senso come pelle morta, ricorda molto l’Agostino delle Confessioni.
Il giovane professore di psicologia Richard Alpert conduce una vita di successo.

Nel 1962 aveva incarichi in 4 dipartimenti della università di Harvard, contratti di ricerca a Stanford ed a Yale: prestigio e denaro non gli mancavano.
Ma nel suo mondo mancava qualcosa. Sebbene non riuscisse a capire esattamente cosa.
Le teorie di raggiungimento, motivazione e ansia che stava insegnando agli studenti sembravano scalfire appena la barriera di mistero che circonda la vita.
La crepa esistenziale nella vita di Alpert inizia ad allargarsi quando il leggendario Thimothy Leary ( allora psicologo di Harvard,  più tardi profeta della controcultura degli anni sessanta) divenne suo collega e compagno di bevute.
Nel corso di un viaggio in Messico Leary aveva scoperto i Tioananctyl, dei funghi allucinogeni; Alpert rimase colpito sentendolo commentare che , dopo averli ingeriti una sola volta, aveva imparato di più che in tutti gli anni trascorsi a occuparsi di psicologia.
La sostanza psicotropa assunta causò ad Alpert delle visioni in cui  percepire con oggettività la propria vita come professore di successo: esperi la presenza di un “ io” dietro la facciata della propria erudizione, l’io della saggezza e della percezione senza tempo. Comprese che la psicologia accademica  non offriva nessun strumento per spiegare queste esperienze. Era quello che stava cercando.
Più Alpert assumeva sostanze psichedeliche e più lo infastidiva l’idea di dover lasciare quegli splendidi mondi astrali per tornare alla banale realtà e più si emarginava e veniva allontanato dal mondo accademico e dai suoi colleghi.
La svolta arrivò quando venne sollevato dai suoi incarichi e si affacciò ad un periodo di crisi in cui non sentiva più alcun legame col mondo accademico e non riusciva neanche a trovare un modo per ricreare gli stati di coscienza che aveva provato.
Quando un ricco conoscente lo invitò a fare un viaggio in India colse al volo l’occasione, la sua idea era di percorrere quel  paese alla ricerca di asceti e santoni ma quando si trattò anche di fumare hashish e prendere acido Alpert cominciò a sentirsi insoddisfatto e depresso, era li per cercare qualcuno che
“Sapesse” – che conoscesse i segreti della vita interiore e fosse immune ai problemi della gente comune- invece era finito per diventare niente più che un turista come tanti altri.
Recita un detto “ Quando l’allievo è pronto, il maestro farà la propria comparsa”
Sull’orlo della disperazione , Alpert era seduto a un caffè per hippy nell’India del nord quando vide entrare un occidentale alto e dai capelli lunghi intrecciati di perline.
Alpert senti immediatamente che quell’uomo chiamato, Bhagwan Dass e considerato dalla gente dl posto come un guru, “ Sapeva “ .
Aveva percorso migliaia di chilometri solo per trovare come maestro un giovane californiano!
Seguendo Bhagwan Dass in giro per l’India, imparando canti sacri e mantra, viaggiando e vivendo senza quattrini,  Alpert arrivò a comprendere cosa significa vivere nel presente e liberarsi dell’idea cha la storia della propria vita sia particolarmente importante.
Quando Alpert chiese  a Bhagwan Dass per quanto a lungo pensava che avrebbero girato per il paese il maestro rispose “ Non pensare al futuro. Semplicemente sii qui ora “
La parte principale del libro  è la voce di un novizio che scopre delle verità spirituali e vuole condividerle con il mondo, il libro è impaginato come gli inserti di un giornale con Mantra e citazioni, è ricco di sgargianti e spesso bellissime illustrazioni, il libro può risultare ad alcuni lettori un po’ “ fricchettone “; non bisogna inoltre farsi scoraggiare dall’uso frequente di parole come “ amore “ e “ guru “ e dalle ricorrenti rappresentazioni di divinità indù è questa la parte principale del libro che , se affrontata con disposizione mentale giusta , può regalarci un potente “ trip mentale “
Il percorso di Dass da accademico di Harvard a guru, offre una bellissima narrazione, e nel suo liberarsi di una vita vecchia e in qualche modo priva di senso come di pelle morta Albert ricorda l'Agostino delle Confessioni
Sintesi della recensione di Tom Butler-Bowdon 2005

Con “Le porte della percezione di Aldous Huxley e “Il potere di adesso di Tolle, questo saggio completa  una trittico imperdibile  per chi desidera approfondire concetti come Cambiamento, Crescita personale e Scoperta del sé.