Oltre la siepe ...l'infinito
sviluppo dell'introduzione
La questione direttamente legata alla realtà soggettiva ed quelle “create” dall’uomo: la “realtà virtuale” e la “realtà potenziata” è la FALSIFICAZIONE. Questo problema investe ogni ambito, non solo quello giornalistico, ma anche quello scientifico, sociale, umano fino a quello della propria intimità personale. La falsificazione è il peccato che avviene perseguendo il male, e il suo risultato è la morte. Non necessariamente fisica ma soprattutto Spirituale: l’incapacità di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato; non instaurare il corretto collegamento tra le cose; l’ immobilità; il rifiuti di accettare l’esistenza di una realtà oggettiva, a noi preclusa.
Riassumiamo quanto anticipato su Radio Onde Furlane il 17 dicembre; nel corso della nostra vita tendiamo giustamente a considerare che le nostre percezioni – la vista, l’udito, il tatto, il gusto, l’olfatto – forniscano un ritratto accurato del mondo reale. Ma se ci fermiamo a riflettere o quando veniamo ingannati da qualche forma di illusione, ci accorgiamo che quel che percepiamo “non è direttamente il mondo bensì l’interpretazione che ne dà il nostro cervello – una sorta di simulazione interna della realtà esteriore”. Nondimeno, riteniamo la nostra simulazione ragionevolmente affidabile. Se non lo fosse, l’evoluzione ci avrebbe già spazzati via. La realtà assoluta è fuori della nostra portata, ma di certo i nostri sensi ci forniscono un buon quadro di che cosa si tratti davvero. Può sembrare tutto molto complicato come in effetti lo è ma possiamo semplificarlo ritornando nel quotidiano e scoprire cosa effettivamente ci rimane di straordinariamente umano; quella facoltà della mente umana in grado di creare immagini, di rappresentarsi a cose e fatti corrispondenti o no a una realtà, LA FANTASIA.
E’ con la fantasia che possiamo andare oltre il mondo della apparenza e far si che tutto sia possibile, anche l’impossibile. E’ un “posto” in cui il tempo, il sotto, il sopra, il peso, le misure non hanno ne senso ne condizionamenti fisici, insomma è quel luogo dove probabilmente risiede la nostra Anima,
Ed ecco che se davanti a noi vi è una siepe che nasconde cosa vi sia dietro; con la ragione abbiamo pochissime opzioni mentre con la Fantasia abbiamo l’Infinito.
Ma la fantasia deve essere la mia, perché rappresenta ciò che io sono, (come espresso per anima) , perdere questa capacità di “immaginare l’inimmaginabile” a modo nostro, è l’ultimo gradino del processo di disumanizzazione perseguito attraverso le immagini trasmesse attraverso gli schermi di Tv, smartphone o chissà quali altri strumenti che “l’ homus tecnologicus” studierà. Immagini che piano piano stanno atrofizzando la capacità di avere una nostra fantasia, distogliere lo sguardo è la strada da seguire per salvarsi da un futuro di alienazione perché la fantasia e l’immaginazione sono quanto più vicino possibile al concetto di Spiritualità ovvero
“dal punto di vista più elementare, essa consiste in una prospettiva secondo cui esiste un livello della realtà, non percepibile coi sensi fisici, situato oltre quello della materia tangibile, dal quale quest'ultima trae vita, intelligenza o, per lo meno, lo scopo di esistere; può anche arrivare ad includere la fede in esseri o poteri soprannaturali (come nella religione), ma sempre con l'accento posto sul valore personale dell'esperienza”( fonte Wikipedia)
La strada salvifica da seguire è quella di coltivare la nostra parte spirituale e per farlo è opportuno non considerarla come un apprendimento ma piuttosto come un percorso, o cammino spirituale, il tuo percorso il cui inizio è il punto della tua conoscenza da cui incamminarti in un percorso che ti farà scoprire l’obiettivo a cui istintivamente tenderai come ad esempio: un più alto stato di consapevolezza, il raggiungimento della saggezza o una comunione col divino in termini di trascendenza o di immanenza. Se per moltissimi la realtà futura sarà quella dentro uno schermo, che questa non sia la tua, che l’ immagine della realtà sia quella dentro la tua Anima.