Un grande romanzo distopico e visionario. Scritto nel 1932 anticipa temi come: l'eugenetica, il controllo mentale, la massificazione usati per creare un nuovo modello di società utopica quanto alienante. "Ritorno al mondo nuovo" è una raccolta di saggi che evidenziano come molte delle sue catastrofiche previsioni si sono avverate molto presto.
Scritto nel 1932, "Il mondo nuovo" è un romanzo dall'inesausta forza profetica ambientato in un immaginario stato totalitario del futuro, nel quale ogni aspetto della vita viene pianificato in nome del razionalismo produttivistico e tutto è sacrificabile a un malinteso mito del progresso. I cittadini di questa società non sono oppressi da fame, guerra, malattie e possono accedere liberamente a ogni piacere materiale. In cambio del benessere fisico, però, devono rinunciare a ogni emozione, a ogni sentimento, a ogni manifestazione della propria individualità. Al romanzo seguono la prefazione all'edizione 1946 del "Mondo nuovo" e la raccolta di saggi "Ritorno al mondo nuovo" (1958), nelle quali Huxley tornò a esaminare le proprie intuizioni alla luce degli avvenimenti dei decenni centrali del novecento. Con una nota di Alessandro Maurini.
«A differenza di altri romanzieri della tradizione distopica, così ricorrente nella cultura britannica, Huxley si schiera con coloro che all'era industriale rimproverano non tanto la disumanità, quanto la decadenza dei costumi»
Il profilo dell'autore
Apprezzati dalla quasi totalità della critica anglosassone, i romanzi di Aldous Huxley sono stati spesso e sono ancora oggetto di studi filosofici sul pensiero politico-sociale e le anticipazioni fantascientifiche, oltre che oggetto di studi comparati con Evgenij Zamjatin, George Orwell ed Anthony Burgess.
A 16 anni s'iscrive alla Public School di Eton con l'intenzione di diventare medico ma, appena iniziati gli studi, contrae una grave forma di cheratite e, nel giro di pochi mesi perde quasi completamente la vista. Riesce comunque ugualmente a portare a termine gli studi imparando il braille tuttavia il sogno di una brillante carriera scientifica svanisce per sempre. A vent'anni, grazie all'uso di una lente d'ingrandimento, riesce a recuperare l'uso di un occhio e può così iscriversi al Balliol College di Oxford, dove, nel 1915, si laurea in Letteratura Inglese e Filologia.
Il successo di Brave New World, così come il dibattito che si era intanto sviluppato attorno alle tesi discusse nel libro, spingono lo scrittore a pubblicare, nel 1959, la raccolta di 12 saggi Brave New World Revisited, con cui riesamina le sue profezie alla luce degli avvenimenti di quegli anni. I pilastri ideologici che facevano da sfondo al fortunato romanzo vengono qui ripresi ed analizzati singolarmente per dimostrare che, in più di un caso, fanno già parte, inavvertiti, della realtà presente.
Nel 1960 gli viene diagnosticato un cancro alla lingua e la sua vista riprende a peggiorare. Muore ad Hollywood il 22 novembre 1963, nel giorno dell'assassinio di John Fitzgerald Kennedy. Sul suo letto di morte, incapace di parlare, aveva chiesto alla moglie per iscritto di ricevere un'iniezione intramuscolare di 100 microgrammi di LSD, accompagnando la sua ultima ora con la lettura di passi del "Libro tibetano dei morti".