venerdì 30 dicembre 2016

Bisogno e Motivazione

Parto con un esempio intuitivo, se abbiamo fame, vuol dire che abbiamo una mancanza di cibo, quindi il bisogno di mangiare. Questo bisogno che etichettiamo come fame,languire, voglia e così via, ci spinge a ricercare nutrimento e quindi ad uscire per la spesa, attivarci per cucinare, oppure ordinare una pizza a domicilio.

E ancora, quando sentiamo freddo, percepiamo il bisogno di scaldarci e questo ci motiva fortemente a coprirci, serrare porte e finestre, accendere il riscaldamento di casa.

Quando si parla di BISOGNI primari o meglio essenziali per la sopravvivenza, beh tutto è semplice e condiviso dalle persone di tutto il mondo.

Ma molti bisogni, desideri, motivazioni della vita di tutti i giorni non hanno una base fisica, corporea così chiara e identificabile come sono i morsi della fame o del freddo, se ci pensiamo su un attimo risulta difficile spiegare i bisogni di amore, oppure di compimento delle nostre aspirazioni, di amicizia, di sicurezza, di salute, di rispetto e così via e quindi c’è un ordine di importanza? E a cosa porta la soddisfazione dei vari tipi di bisogni ?

Nota è la piramide dei bisogni di Maslow, psicologo fondatore della psicologia umanistica e transpersonale ( uffa i soliti paroloni complicati direte voi ma basta che scriviate i termini su google et voilà l’ignoto diventa esplicato, bastano pochi secondi) e cosa sintetizza questa piramide? Una scala di valori ascendente raggruppati in 5 famiglie, da quelli fisiologici a quelli di sicurezza, di affetto amore appartenenza, di stima, di autorealizzazione.

La sovrapposizione delle diverse tipologie dei bisogni sta ad indicare proprio l’ordine con cui vengono da noi percepiti e, di conseguenza, anche soddisfatti. Ciò che emerge è una gradualità e un ordine di importanza dei bisogni che muta in conseguenza del cambiamento delle condizioni di vita dell’individuo: appena quest’ultimo riesce ad appagare un bisogno che sente prepotentemente dentro di se, subito percepisce il nascere di altre motivazioni che acquisiscono un’importanza e una priorità che prima non possedevano.

E così Maslow sembra suggerire che l’uomo avverte preliminarmente necessità di nutrirsi, dissetarsi, proteggersi dal freddo e dai pericoli con una casa, una volta soddisfatti nasce il bisogno di creare relazioni significative con i suoi con specifici, di sentirsi stimato e parte di una comunità, successivamente avrà il desiderio di nutrire sempre di più il senso di autostima e amor proprio, infine ambirà ad una piena soddisfazione e autentica realizzazione della propria identità e del proprio destino, autorealizzandosi.

Nella vita di tutti i giorni è esperienza comune a tutti imbattersi in bisogni e desideri diversi a seconda delle differenti persone incontrate. La vita di ognuno è, infatti, spinta da numerose motivazioni ed altrettante necessità: C’è chi ritiene che la cura del corpo sia la cosa più importante, chi sente il bisogno di una vita attiva e dinamica, chi fa della cultura la ragione della propria esistenza, chi trova soddisfazione nella moda, chi nel cibo oppure nell’impegno politico. La lista potrebbe essere pressoché infinita. Questi però non sono bisogni essenziali per poter vivere e autorealizzarsi, bere un bicchiere di vino piuttosto che un altro non va a pregiudicare la sopravvivenza in quanto tale come indossare indumenti di una marca invece che di un'altra non è fondamentale per riuscire a proteggersi e a scaldarsi. Tali desideri e mancanze non sono bisogni di base ma piuttosto necessità legate a gusti personali e, spesso, introiettate dalla società e dall’ambiente in cui viviamo, una situazione paradigmatica è quella dell’adolescente che si dispera se non riesce a farsi regalare il cellulare del momento. Questo accessorio non è sicuramente vitale per la sua esistenza, tuttavia è ritenuto irrinunciabile perché tutti i suoi amici ce l’hanno e la sua mancanza gli trasmette vissuti di esclusione e insoddisfazione. Lui sente di avere assolutamente bisogno di quel determinato modello di cellulare per tutelare la stima in se stesso. Lo stesso ragionamento vale per moltissimi altri oggetti. Appare evidente come tutto ciò non sia necessario per l’esistenza, ma l’ambiente in cui vive, con i suoi riti e i suoi miti, gli ha trasmesso l’idea che quel determinato oggetto rappresenta qualche cosa di irrinunciabile. Altri contesti ed altre situazioni detterebbero leggi diverse come ad esempio nel contesto di un paese in via di sviluppo, non sarebbe certo un cellulare a essere considerato fondamentale per l’esistenza.